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Molte vite un solo amore

Post n°277 pubblicato il 11 Maggio 2009 da laura_brustenga
 

Dal libro di BRIAN WEISS " Molte vite, un solo amore":

"A ciascuno di noi è riservata una persona speciale. Per ricongiungersi con noi, viaggia attraverso gli oceani del tempo e gli spazi siderali. Viene dall'altrove, dal cielo. Può assumere diverse sembianze...ma il nostro cuore la riconoscerà. Il nostro cuore l'ha già accolta come parte di sè in altri luoghi e tempi...Tra di noi c'è un legame che attraversa i tempi dei tempi: non saremo mai soli. L'intelletto può intromettersi e dire "Io non so chi tu sia". Ma il cuore sa.

Lui ti prende per mano per la prima volta e la memoria di questo tocco trascende il tempo e fa sussultare ogni atomo del tuo essere. Lei ti guarda negli occhi e tu vedi l'anima gemella che ti ha accompagnato attraverso i secoli. Ti senti rivoltare le viscere. Hai la pelle d'oca. Tutto, al di fuori di questo momento, perde importanza.

Quando due anime si riconoscono reciprocamente non c'è vulcano che erompa con maggiore passione. L'energia liberata è enorme. Il riconoscimento dell'anima gemella può essere immediato. Si avverte un'improvvisa sensazione di familiarità, di conoscere già questa persona appena incontrata, ben oltre i limiti cui arriva la mente consapevole. A farti capire che ti trovi davanti al tuo compagno d'anima può essere uno sguardo, un sogno, un ricordo, una sensazione, un sentimento."

Sappi dunque che dal gran silenzio ritornerò...

Non dimenticare che a te verrò di nuovo...

Un breve momento, un pò di riposo nel vento,

e un'altra donna mi porterà in grembo.

  ( Kahlil Gibran )

DEDICATO A KAROL / http://blog.libero.it/PRIVATISSIMO/

 

Lessi questo libro non dietro consiglio di una persona che segue il mio blog. Nel leggerlo avevo i brividi perchè erano troppe le coincidenze scritte sulle pagine e da noi vissute. D'altra parte, un anno fa dovevo ancora capire moltissime cose. Sapevo soltanto d'aver vissuto qualcosa di spettacolare, intimamente spettacolare. Qualcosa che non è avvenuto a caso, ma che doveva succedere per la mia e la sua trasformazione. Perchè in quel frangente io e Karol siamo spiritualmente cresciuti insieme. L'uno ha aiutato l'altra nella sua evoluzione.

"Brian Weiss, (ospite anche a Voyager), ha diretto per anni il dipartimento di psichiatria al Mount Sinai Center di Miami, dove ancora vive. Attualmente dirige uno studio privato per la terapia di regressione e la psicoterapia spirituale. "

Ho pensato più volte di sottopormi ad ipnosi regressiva per cercare di conoscere ciò che io e karol siamo stati "in passato". Se non fosse accaduto l'inspiegabile più volte e così ampliamente manifestato, direi di aver vissuto una stranissima storia d'amore impossibile. Ma davanti a tante certezze eclatanti, così forti da cambiare fondamentalmente il mio essere, davanti alle stesse identiche emozioni e sensazioni che da lontano e all'insaputa io e Karol vivevamo parallelamente, davanti al brusco "risveglio" della tachicardia quando per la prima volta vidi la foto di karol dopo la sua morte...e davanti a tutto ciò che seguì, io ho dovuto ammettere di aver vissuto un dono divino. Non posso chiamarlo altrimenti. Io e karol ci siamo riconosciuti, ma nell'anima. La mente non ha occhi così profondi. Il cuore invece si. Non so se mai troverò il coraggio di provare l'ipnosi regressiva, sinceramente mi fa un pò paura. Non per quello che potrei scoprire, ma fisicamente. I medici che la praticano hanno fatto intensi studi sulle anestesie generali negli ospedali, l'ipnosi è come un'anestesia...come quando dormi. Anche quello è uno stato di anestesia. L'anima può staccarsi dal corpo in tutti i momenti in cui la mente non è "collegata". Come durante il coma. L'anima "passeggia" tra le vie dei ricordi più antichi e manda l'impulso al subconscio, all'inconscio. Poco alla mente. Come l'anima conosce il suo futuro e lo indica attraverso i sogni con messaggi intimi che la mente fatica a riconoscere. Io vorrei, ma non so se potrò mai essere tanto coraggiosa. Quello di cui sono assolutamente certa è che, se nella vita ho saputo riconoscere karol, se lui ha saputo "riconoscere" me...certamente farei delle scoperte meravigliose o dolorosissime. Perchè io non so ancora spiegarmi come mai immediatamente dopo il nostro incontro la sua vita è stata dolorosamente capovolta. Come mai la mia gioia finale è stata pagata dal suo dolore. La morte improvvisa della figlia, il suo infarto, il suo coma, il suo risveglio dopo quattro mesi e la sua morte. Perchè il destino non ha permesso che nulla fosse scalfito dalla materia...? Perchè Karol ed io siamo stati così fortemente riuniti nell'anima e così duramente divisi dal corpo? C'è sempre un motivo in quello che accade. Sono certa dell'esistenza della reincarnazione, unica legge veramente giusta. Ciò che accade è sempre collegato a ciò che hai fatto. "Raccoglierai ciò che avrai seminato". A volte ci penso e mi chiedo perchè. Cosa feci a Karol, per ritrovarmelo nell'anima e vedermelo portare via subito dopo? O era lui che doveva pagare un conto nei miei riguardi? Poi però penso che tutto questo dolore ci ha uniti magnificamente. E allora posso pensare che forse avevamo scelto la privazione proprio per riuscire ad unirci nuovamente, magari nella prossima vita, magari nell'universo dell'eternità...

 

laura

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